"E pensate se in ciascun paese il dna fosse preso alla nascita. Tutti sapremmo da dove vengono i criminali che vivono senza documenti per evitare il rimpatrio. Ma questa, PURTROPPO, è fantascienza."
"Can. 1084 - §1. L'impotenza copulativa antecedente e perpetua, sia da parte dell'uomo sia da parte della donna, assoluta o relativa, per sua stessa natura rende nullo il matrimonio. §2. Se l'impedimento di impotenza è dubbio, sia per dubbio di diritto sia per dubbio di fatto, il matrimonio non deve essere impedito né, stante il dubbio, dichiarato nullo. §3. La sterilità né proibisce né dirime il matrimonio, fermo restando il disposto del can. 1098."
L'impotenza annulla il matrimonio cattolico: la notizia, ovviamente, è che qualcuno ancora non lo sapeva. É bello pensare che ogni giorno, all'insaputa di vescovi e altri alti membri del clero, decine e decine di uomini impotenti sposano le proprie anime gemelle, più o meno consci di star violando un'importante regola del codice canonico. In questi casi, il coro di indignazione nei confronti del Vaticano, proviene tipicamente da eretici, anticlericali, mangiapreti, che poveretti, loro vorrebbero solo dare una mano, e alla fine fanno sempre la figura dei presuntuosi che vogliono insegnare la religione al Papa. Sarei curioso di conoscere invece l'opinione dei cattolici: voglio dire, e donne cattoliche vorranno sicuramente ribellarsi a questa norma vergognosa che impedisce loro di passare la vita con un uomo impotente, no?
«Credo - ha concluso Alemanno - sia venuto il momento di lanciare un appello congiunto da parte di tutti gli esponenti politici del centrodestra e del centrosinistra affinché nella nostra città possa essere scongiurato ogni rischio di intolleranza e di violenza».
Niente da obiettare, ovviamente. Gli esponenti politici di destra chiedano ai loro seguaci di ricorrere alla violenza, gli esponenti politici di sinistra chiedano a tutti gli altri di non uscire di casa.
C'è questo tipo qua che sostiene di non essere nazista perchè ha il tatuaggio di Che Guevara sul braccio e di non essere razzista perchè je mena un po' a tutti. Dice che voleva solo sfasciare il negozio dove si trovava il marocchino ("o da dove cazzo veniva") che aveva rubato un portafogli ad una sua conoscente, ma poi quando è andato a sistemare la faccenda si sono aggregati - spontaneamente e dal nulla, è bene precisarlo - quindici pischelli. Ci tiene a precisare che tali pischelli non avevano svastiche: cioè, avevano i caschi, i cappucci, le traverse di legno, ma nessuna svastica, non chiamiamoli fascisti o razzisti. E che comunque quando questi sono andati a sfasciare le macchine di certi bengalesi che non c'entravano niente con la faccenda lui era sì contrario, però in fondo in fondo c'avevano pure ragione, perchè i bengalesi - tenetevi forte, mi raccomando - tengono la droga. Scemo io che pensavo fosse una brutta persona.
Emergenza sicurezza, emergenza stupratori, emergenza rom (stranamente ignorata l'emergenza fasci). Le home page e le prime pagine dei quotidiani sono costellate di notizie trasudanti una percezione d'insicurezza fuori dal comune, una percezione d'insicurezza che fa sì che a commettere i reati non siano più le persone, ma i romeni, i marocchini, i rom. "La zingara e un altro rom". "Il romeno aggredisce anche la psicologa"
Non voglio entrare ed affrontare un delicato e rischioso argomento, finemente costellato di figure di merda, come quello - a metà tra una stupida leggenda metropolitana e uno stereotipo, ahimè, non solo più leghista - dei rom che rubano i bambini. Non ce ne sarebbe bisogno, sapete già tutto, sapete già che dare fuoco ai campi nomadi si può. Alla faccia della sinistra, quella di Veltroni, D'Alema e Fassino, che se gli fai notare che i reati sono in diminuzione, rispondono che l'importante è quella sensazione di diffusa insicurezza tra gli italiani, nelle home page, nelle edicole.
Perchè poi, in tutto questo, sta per essere liquidata la notizia della quattordicenne violentata, umiliata e ricattata per un anno da ventitré gagliardi adolescenti di pura razza italica, così come è durato relativamente poco il polverone intorno al femminicidio di Niscemi.
Calderoli Ministro della Semplificazione. Io un senso ce lo vedo.
Il primo provvedimento del neo Ministro, già si vocifera, sarà dedicato alla regolamentazione delle c.d. ronde leghiste.
Art 1. La prima regola del fight club è che non si parla del fight club. Art. 2 La seconda regola del fight club è che non si parla del fight club. Art. 3 La terza regola del fight club è otto uomini per combattimento.
Scusate, lo so che potrebbe essere una notizia tragica, è probabilmente lo è. Ma sto ridendo da ore, pur non essendo iscritto ufficialmente all'UAAR.
Voleva compiere un gesto da Guinnes dei primati per raccogliere fondi ed aprire un posto di 'ristoro spirituale' per camionisti. Così Adelir Antonio De Carli, un sacerdote cattolico che opera in Brasile, si è appeso a centinaia di palloncini per spiccare il volo e rimanere in aria per più di 19 ore, superando così il record precedente. Ma poco dopo il decollo, dal porto di Paranagua, si sono perse le sue tracce. (TGCOM)
É innegabile che la cosa più divertente della faccenda è il modo in cui il TgCom linka il video riportato qui sopra: Video, il lancio del prete volante. No, non posso resistere. Peccato non abbia pensato a portarsi dietro uno spillo. Ecco.
Neanche il tempo di capire cos'è successo ed è già emergenza sicurezza. L'ha detto Calderoli, l'ha detto Studio Aperto, l'ha detto l'elettore medio della Lega senza esserne poi tanto convinto, l'ha detto Alemanno alla ricerca di voti facili. Naturalmente la notizia dello stupratore diversamente romeno non è arrivata nelle homepage.
Si è perso comunque, lo si sapeva già, e c'è da farsene una ragione, nonostante le proporzioni della disfatta siano inaspettate ed abissali, tali da giustificare un'emigrazione di massa. Nonostante tutto, vuoi il momento storico, vuoi l'autosuggestione mediatica, vuoi una naturale predisposizione romantica, è stata la prima volta che nel tracciare una 'X' ho provato qualcosa di simile ad un'emozione. Peccato sia andata com'è andata.
Dovrebbe finire questa sera la quinta campagna elettorale di Silvio Berlusconi. Dovrebbe finire questa sera perchè, in una rosea ipotesi, a partire da martedì prossimo la campagna elettorale di Berlusconi dovrà riprendere forte di una risicatissima maggioranza al Senato, che lo dovrebbe spingere a cercare i più disparati accordi, dalla Mussolini a Calderoli, per intenderci. E chissà che non regga alla stanchezza, il settantaduenne Berlusconi, che si presenta a Roma all'ultimo comizio e scivola incautamente sul suo campo, che è quello del populismo. Prima, di fronte ad una folla di romanisti e laziali afferma che Ronaldinho al Milan è già cosa fatta, poi, maltratta il povero Totti, reo di sostenere la candidatura di Rutelli a sindaco di Roma. Perchè a Roma si può toccare tutto, libertà, moralità, legalità, diritti, doveri. Ma il calcio no. É triste ridurre tutto ad una mera questione di pallone, ma anche questo è un ulteriore segnale di quanto poco rispetto abbia Berlusconi per gli italiani. Martedì poi, dovrà rivelare che non c'è nessuna cordata per Alitalia e dovrà spiegarlo 20.000 nuovi disoccupati. E forse allora non ci sarà Ronaldinho che tenga.
BINETTI: ETEROSESSUALITA’ E’ STRADA MAESTRA PER QUESTO NON VOTERO’ NESSUNA NORMATIVA GIURIDICA A TUTELA DELLE COPPIE GAY. “Il mio punto di vista è semplice. Prima di tutto, a mio giudizio, esiste una dimensione che io considero più legata alla sviluppo ordinario di una persona, che è quella dell’amore e della sessualità che è più squisitamente eterosessuale”. Ma perché? “Perchè la complementarità biologica, la complementarità con cui ognuno di noi raggiunge la pienezza della sua maturità ha questa come strada maestra. Questa è la naturalezza, se si vuole considerarla anche statisticamente parlando”.
In realtà, delle affermazioni della Binetti non ci si può più stupire. D'altronde il personaggio è ormai noto, e non ha nemmeno quella irresistibile verve e quella geniale inventiva che rendono attraenti esternazioni di un Volontè qualunque, ad esempio. Credo che star lì a contestare il concetto di naturalezza (per di più se "statisticamente" intesa) ad una persona che guarda alla razionalità come un vecchietto guarda uno skateboard, sia tempo sprecato. La questione è piuttosto un'altra. Questa donna qui, la cui unica base culturale è il cattolicesimo medioevale, la cui unica aspirazione politica è tirare il freno a mano in materia di diritti civili per poi un giorno inserire trionfante la retromarcia, che non ha competenze di rilievo su nessun altro argomento (fingendo rassegnati che ne abbia su questo), che ha la personalità e l'apertura mentale di mia nonna, ma inspiegabilmente laureata, questa donna qui, perchè cazzo non se ne va con Casini? Forse è troppo timida per chiedere il permesso al Papa e alla sua crew?
Brutta bestia la parcondicio. Quel che è palese ed evidente è che gli autori di questo tristissimo e ridicolo video (mi fermo al superlativo perchè la lingua italiana non permette di più) sono state lautamente pagate da Forza Italia per affossare la campagna elettorale di Veltroni. Lo stile è quello, ed è bello pensare che sia l'unica spiegazione che possa giustificare una cosa di quest'orribile portata.
sheenafabio
update: Si, ok, questo è probabilmente più trash. No, dai, questo è ancora peggio.
GENOVA - Ferrara ha poi annunciato che diversi slogan verranno affissi in diverse città italiane con la scritta: «A Genova un bambino è stato abortito per un reality show». «Il ministro Pollastrini - ha affermato Ferrara - ha provato a insinuare che il suicidio del medico dipendesse dal clima della mia campagna, come già era avvenuto a Napoli.Ma non sono io, è l'aborto che crea senso di colpa». «Le stesse cronache genovesi - continua il direttore de 'Il Foglio' - raccontano di una donna che ha abortito perché ha rotto il fidanzamento. Siamo arrivati a un punto in cui l'aborto è moralmente indifferente, sulle cliniche abortiste andrebbe invece scritto 'Abort macht Frei', così come a Birchenau c'era scritto 'Arbeit Macht Frei'».
DUE MILIONI DI VOTO - Ferrara ha poi parlato delle elezioni politiche: «Avremo due milioni di voti e 30 deputati alla Camera - afferma il promotore della lista 'Aborto, no grazie' - con i quali porteremo in Parlamento questioni politiche vere».
Ferrara è un grande intellettuale. Vi assicura che non è lui a creare il senso di colpa, ma poi se ne va in giro ad incollare manifesti contro una donna che avrebbe abortito - e non è neanche vero - per un reality show. Si indigna pure - ma che dite, è l'aborto che crea senso di colpa, non io - mentre inchioda l'insegna di Auschwitz sul cancello di ingresso di un ospedale e ci delizia con un raffinatissimo calembour (lì c'era scritto "Arbeit macht frei", qui bisognebbe scrivere "Abort macht frei", arbeit - abort, l'avete capita?), di quelli che nemmeno Beppe Grillo quando si incazzò con il Der Spiegel chiamandolo Der Stronzen. Si dichiara convinto di prendere due milioni di voti (circa il 5%) e trenta seggi alla Camera e vi fa pure venire il dubbio che...ma dai, magari scherza, non dice davvero, è tutta una pantomima...e invece lui è serissimo. Ferrara è un grande intellettuale, talmente grande che nel giro di due frasi cade in una serie di contraddizioni logiche notevoli: -Siamo arrivati a un punto in cui l'aborto è moralmente indifferente; -É l'aborto che crea senso di colpa. Ma non gliene vogliamo. Si sa che è più difficile argomentare quando non si crede alle cazzate che si dicono.
É un periodo di magra. Il Viminale impone a Storace di cambiare il simbolo della sua Destra, perchè troppo simile a quello di Alleanza Nazionale. Gianfranco Fini, dal canto suo, se l'era già dimenticato. Con Silvio Berlusconi che usa il Milan A.C. come megafono di popolarità, millantando vincenti paragoni con Santiago Bernabeu, la notizia più interessante un po' per tutti è Fabrizio Corona che truffa un benzinaio pagando il pieno con una banconota falsa, ma autografata. Dopotutto, il carovita è un po' per tutti.
Alla Binetti non piace l'accordo tra il PD e i Radicali. Se ne vada al Centro, se non sono troppo laici. Se ne vada al Vaticano. Se ne vada pure affanculo, che sarebbe ora.
Cloverfield (dichiarazione di guerra a Giuliano Ferrara #3)
Ora è tutto chiaro. Finalmente svelato il mistero che si cela dietro al controverso Cloverfield, film-fenomeno nelle sale cinematografiche da qualche settimana. Il mostro, misterioso oggetto mai svelato negli 85 minuti di pellicola, sarebbe in realtà Giuliano Ferrara.
sheenafabio
p.s.: ah, lo sapevate che tra la testa e il pisello di Giuliano Ferrara ci sono 3 fusi orari?
Se non altro questa campagna elettorale si distingue per gli sventagliati "io corro da solo" dietro alla fuga di Veltroni e del PD: Casini perchè è cattolico, Storace perchè è fascista, Diliberto da buon comunista, Pannella per dignità radicale, Boselli in memoria socialista e Mastella perchè non lo vuole nessuno.
Andrea Vantini, simpatico "cantautore" veronese (che peraltro non sembra fortunatamente aver composto nient'altro che questo pezzo) pare essere un pericoloso concorrente per Michele Apicella. Con la parte vocale che sembrerebbe essere quella di un Ligabue con la faringite e con un testo che sembrerebbe godere della partecipazione di un Mino Reitano con l'Alzhaimer, "Meno male che Silvio c'è" dovrebbe essere l'inno ufficiale della campagna elettorale del Popolo della Libertà. Présidaèntè quèèèèsto é per tèèèèèèèèè. I gusti musicali di Berlusconi ma forse dell'intero elettorato del Popolo della Libertà sono alquanto discutibili.
Non c'è sintesi che possa spiegare la follia di "Isabella Rossellini realizza una serie di film da un minuto l'uno per piattaforma UMTS basati su dei simpatici "insetti che copulano"(in cui la Rossellini interpreta la parte del maschio). Si chiameranno green-porn, così che magari la gente che gira su Google in cerca di porno ci capiti sopra per caso." Suona molto come una divertente bufala carnevalesca, ma non lo è. Il regista canadese Jody Shapiro, probabilmente non tra i più abili del settore, spazza via ogni sorta di dubbio: "Seeing Isabella Rossellini mount a housefly from behind while smiling at the camera, I can't imagine many people would have ever thought they’d see that."
Dichiarazione di guerra a Giuliano Ferrara #2 (update)
Sembra evidente il motivo per cui Giuliano Ferrara si è fatto portavoce di una moratoria sull'aborto ed ora, in un fervente clima di campagna elettorale, decide di candidarsi facendosi leader di una "Lista per la vita", che, secondo il creatore, dovrebbe ottenere il supporto di donne e uomini liberi come Susanna Tamaro, e perchè no?, pure Federico Moccia. Teme per l'incolumità dei tre gemelli che porta in grembo. No, ovviamente sto scherzando, Ferrara non può figliare, sarebbe il primo caso di balena ermafrodita. (old version) ***In realtà non ce l'ho con Ferrara, sarebbe anche intelligente. Peccato parli. ****E poi smettiamola di attaccarlo in continuazione, il povero Giuliano. Dal 2005 non è più abusivo, è stato registrato al catasto.
L'8 febbraio 2008 è un giorno molto difficile per gli adolescenti di oggi: esce "Horror Vacui", nuovo disco dei Linea 77, e al suo interno c'è un crudo duetto tra la band torinese e i Tiziano Ferro ("Sogni Risplendono", lo potete ascoltare qui). Alla faccia del crossover. Fortunatamente non sono un fan, ma devo ammettere che chiunque abbia concepito quest'idea malsana è un genio del male.
A volte mi chiedo dove andremo a finire, ma mi viene poi da rispondermi che probabilmente non andremo a finire tanto lontano da dove siamo ora. La situazione del paese è tutto fuorchè chiara. Si, in effetti, ci si potrebbe addormentare mentalmente e risvegliarsi il 14 aprile, tanto per dare un’occhiata al peggio che ci si staglierà davanti. Con i politici che mi fanno venire la gastrite, e i clericali che mi abbassano il ferro, oltre che la libido, dovrebbero cominciare a pagarmi le spese mediche, invece che discutere di governi e feti che verranno. Credo mi siano rimasti due neuroni nel cervello: uno non fa altro che ascoltare musica stupidamente pop e sfogliare giornaletti osè, l’altro fa su e giù con le mani tra i capelli annunciando che la fine è imminente. Non comunicano, non si guardano in faccia, schifandosi l’un l’altro, con la faccia di un settentrionale ricco e industrioso che guarda la monnezza di Napoli. Entrambi si guardano bene dal produrre qualcosa, forse ripongono un certo interesse da zombie in certe campagne elettorali, nel nuovo singolo degli Alcazar e nel nuovo disco dei Baustelle, che sa tanto di irresistibile karaoke. Credo che non starebbero bene con uno come Veltroni, che ha tutta l’aria di poter querelare il primo che gli faccia educatamente notare che con quella faccia è tutto fuorchè credibile. Sarebbe divertente vederli rifiutare le avances di un simile uomo di potere. Sempre che gli uomini di potere possano avere la faccia di un direttore d’asilo. Sempre che i direttori d’asilo esistano ancora, inghiottiti e rinchiusi in qualche centro d’igiene mentale tra una riforma scolastica e l’altra. Sempre che eistano ancora gli asili. Credo voterebbero Beppe Grillo, se solo si candidasse. Credo che alla fine di tutto, si tapperebbero il naso, stringererbbero con dolorosa forza la matita istituzionale, verificherebbero con rassegnazione che sì, la punta è ben temperata, e voterebbero il direttore d’asilo, non prima di aver cosparso di disgustosa bile la già di per sè disgustosa cabina elettorale. Credo che, calcolatrice alla mano, se Berlusconi campasse anch’esso fino ai 97 anni della madre, ci sarebbe ancora il tempo per un secondo ventennio. Come di solito si dice in questi casi, la prima volta è una tragedia. La seconda è soltanto una farsa. La terza potrebbe essere fin troppo reale.
Nella colpevole indifferenza del mondo, troppo impegnato in camere sciolte e grandi martedì, ieri gli Alcazar hanno pubblicato il loro nuovo singolo. Che c'è? Non è una buona notizia?
Ragionandoci un po' sopra, assumendo ormai come dato di fatto l'imbarazzante "incompetenza" della classe dirigente italiana, di coloro che controllano l'informazione e/o la moneta, c'è da rendersi conto che il problema in fondo siamo noi. Il problema è il Popolo Italiano, ormai rassegnato e incapace di indignarsi di fronte ad una qualsiasi maldicevole efferatezza, incapace di arrabbiarsi e chiedere a gran voce per cui vale veramente la pena di aprire la bocca. L'italiano medio si è abituato ai bassi salari, ai servizi statali mal funzionanti, alle bugie di politici e di giornalisti corrotti e asserviti. L'italiano medio si limita a sostenere il proprio "Partito Del Cuore" nonostante dia prove di assoluta inaffidabilità, con la faccia del tifoso rassegnato che segue con calante orgoglio la propria squadra del cuore scivolare sempre più in basso, nei meandri del calcio semi-dilettantistico. Qualsiasi cosa sembra scivolare velocemente e indolore sulla sua pelle, come fosse unto di un qualche olio santo e/o santificato da dubbi terzi.
Non si indigna quando la CdL fa forza su pronte elezioni con una legge elettorale da loro stessi creata e definita "Porcata". E quando Berlusconi sostiene che gli italiani medi scenderanno a milioni in piazza se non si andrà al voto, c'è purtroppo da credergli.
Non si indigna quando nipoti di Mussolini e altre figure francamente ripugnanti si siedono onnipresenti nei più rinomati salotti della televisione privata e pubblica.
Non si indigna quando la stessa televisione pubblica confeziona con noncuranza decine di documentari su Craxi, definendolo "un grande statista", "un perseguitato", sorvolando sul caso Mani Pulite e sulle centinaia di miliardi rubati agli Italiani medi, definendo la sua "fuga con il malloppo" un triste e ingiusto "esilio politico".
Non si indigna con i patetici piagnistei di Lady Mastella nel definire "persecuzione contro la propria cattolicità" gli arresti domiciliari a suo carico, poi revocati e trasformati in un più mite obbligo di non abbandonare la propria città di residenza.
Non si indigna, ma ormai è abitudine, quando Berlusconi si auto-assolve dalle più svariate imputazioni a suo carico.
Non si indigna quando Salvatore Cuffaro, governatore della regione Sicilia, esulta per una sentenza che lo condanna a cinque anni per concussione con dei personaggi mafiosi. Pur ammettendo una neanche poi troppo sostanziale differenza legale tra una "concussione con dei personaggi mafiosi" e una "concussione con la mafia", è difficile trovarne sul piano della moralità.
Non si indigna per il puntiglioso processo mediatico che ha sotituito la cruda parola "inceneritore" con un più morbido e positivo "termovalorizzatore", senza togliere l'oggetto del fine scambio linguistico dai nostri paesaggi e i suoi effetti dai nostri polmoni.
Non si indigna se ci raccontano di un attacchi alla democrazia, di anti-cattolicesimo che avanza, di dittatori universitari che hanno impedito al Papa di parlare all'università "La Sapienza" di Roma. Quando per indignarsi basterebbe tener conto che lo Stato del Vaticano è probabilmente tra gli stati più fondamentalisti, anti-democratici e sessisti del mondo: i suoi cittadini ordinari non possono sposarsi e/o avere figli, non esiste una stampa indipendente nè una minima forma di satira, le donne non possono accedere alle cariche più alte, e di referendum o elezioni popolari non c'è traccia nemmeno se abilmente nascosta. Dulcis in fundo, grazie ad una legge tutta italiana, lo Stato del Vaticano percepisce gratuitamente l'otto per mille del nostro PIL pro capite, se non specifichiamo a chi indirizzarlo.
Non si indigna quando nei giornali non si trovano più notizie di efferati crimini di rom e romeni, fino a qualche settimana fa bilateralmente presenti su ogni testata giornalistica che si rispetti o meno. Come se ci fosse una qualche "stagione dei rom", come per le rondini.
Non si indigna, atrofizzato nel cervello, e anzi, si fionda tra cinema e librerie-supermercato, quando Federico Moccia scrive qualche imperdibile libro o dirige qualche imperdibile film teorizzando un qualche improbabile amore tra una teenager e un quarantenne spento e rincoglionito (ogni riferimento è puramente casuale).
L'italiano medio si indigna e borbotta ad ogni dichiarazione di Mughini, ad ogni rigore fischiato più o meno razionalmente, ad ogni Carla Bruni che sposa qualche Sarkozy in gran segreto, ad ogni pm Woodcock che se ne va in giro con qualche donna dello spettacolo.