giovedì 31 maggio 2007

Ditemi dove trovarla.

In Italia si è scatenato un preoccupante filone proibizionista.
Dopo un incidente di uno scuolabus provocato dall'autista che forse aveva fumato uno spinello.
Dopo che un ragazzo è morto a scuola perchè all'intervallo ha fumato uno spinello, salvo poi trovare tracce di cocaina nei polmoni, ma niente marijuana. Interessante notare come per telegiornali, opinione pubblica, e classe politica, continui a trattarsi di spinello senza se e senza ma.
Oggi, dopo l'incerta proposta del ministro della salute Livia Turco di inserire i NAS nelle scuole, arriva uno studio pubblicato su The Lancet.
In pratica, oltre a fornire ad Avvenire il pretesto per dire che la marijuana è il Diavolo nonchè nemica della Famiglia, dice che la Cannabis di oggi sarebbe 25 volti più potente della Cannabis di 20 anni fa.
Suggestivo il fatto che nessuno noti che si parla di particolari ed esclusive coltivazioni, e che lo stesso Lancet nello stesso articolo riporta una simpatica classifica delle sostanze stupefacenti, definendo ancora una volta, alcool e tabacco, decisamente più dannosi per la salute della cannabis.
sheenafabio
(thanx to LoScafo)

mercoledì 30 maggio 2007

Come usare le parole a caso - Lezione N° 1

«Sono stato vittima della procura di Potenza. Per 80 giorni mi sono sentito ostaggio dello Stato e vittima di quel talebano di Woodcock che voleva solo fama e popolarità»
(Fabrizio Corona)
sheenafabio

lunedì 28 maggio 2007

La 'Iinea dura'

Andiamo avanti così.
Regaliamo i kit anti-droga alle famiglie, un po' come il convertitore lira-euro.
Mettiamo i Nas nelle scuole.
Manca soltanto il test-tampone per il doposcuola e tutto il sistema educativo sarà perfettamente militarizzato.
Funzionerà, me lo sento.
sheenafabio

giovedì 24 maggio 2007

E Silvio no?

Dicono che sia nato il Comitato per il Partito Democratico. Si chiama "Comitato 14 ottobre", è pieno di gente, 45 persone per la precisione, l'unico sotto i 50 anni è Enrico Letta e c'è dentro Marco Follini.
Io capisco che Follini sia unanimemente considerato una persona intelligente, ma non è che siam tutti fessi qua.
Questo non è un partito di sinistra, ma nemmeno di centro sinistra.
Direte voi, sinistra e destra sono concetti superati ormai, che bisogna guardare al programma, alle idee, alle persone.
Ok, qualcuno mi dice dove stanno e perchè?
sheenafabio

martedì 22 maggio 2007

Riduzione allo stato laicale

C'è questo video della BBC, "Sex Crimes and Vatican", che sta facendo impazzire un po' tutti.
Sarà che parla di preti pedofili, e che l'ha girato prodotto e trasmesso l'emittente probabilmente più libera, indipendente e autorevole del mondo.
Sarà che Santoro ha chiesto di poter acquistare i diritti per trasmettere il documentario nella prossima puntata di AnnoZero, e la Rai ha detto sorprendentemente "Sì, ma ti prego, non invitare Clemente Mastella.".
Sarà che i cattolici, sui forum, dicono "É FALSO!"
Sarà che i cattolici di Avvenire con un bellissimo articolo di Andrea Galli, intitolato "Infame calunnia via Internet", si permettono di nutrire qualche leggero dubbio sulla veridicità del documentario.
Sarà che oggi, finalmente, è arrivata anche la CEI a dire che il documentario è falso, è arrivato mons. Betori che dice che il documentario «non rispetta la verità, ad esempio quando attribuisce a Ratzinger la paternità di un documento emanato dalla Congregazione della Dottrina della Fede 19 anni prima della sua nomina alla guida del dicastero».
Caro Betori, io capisco la tua preoccupazione, capisco che non vuoi passare per fesso, anche se vuoi parlare senza averlo visto il documentario, ma magari, considerare che difficilmente quelli della BBC siano tanto idioti da sbagliare di 20 anni un'attribuzione del genere?

E poi, non contento, «si attribuisce alla legislazione canonica la volontà di coprire gli autori di questi gravi atti criminali, mentre la competenza della Santa Sede è invece un aggravamento della disciplina: il 90 per cento di coloro che vengono giudicati, infatti, sono poi estromessi dallo stato clericale».
Qui si parla di "riduzione allo stato laicale" (lo diceva anche Andrea Galli su Avvenire). Perchè da che mondo è mondo, si sa che la pena per chi compie abusi sessuali su minori, viene semplicemente esiliato nello stato laicale.
Si sa si sa.
Fa così schifo poi questo stato laicale? Perchè c'è chi si potrebbe offendere.
Ma la cosa che più viene da chiedersi è: ma se uno ci ricasca, e questi abusi sessuali sui minori li rifà nello stato laicale, ci va in questa volta in carcere?
É interessante questo buono-pedofilia per i chierici. É come il fungo di Super Mario, che ti devono colpire due volte per morire.
Ma questo solo per "il 90% di coloro che vengono giudicati", attenzione.
Perchè, ed è qui il bello, è soltanto il 90% di coloro che vengono giudicati perde il fungo e viene spedito a marcire nello stato laicale.
L'altro 10%, viene semplicemente spostato di parrocchia (mi risulta sia consuetudine).
Resta da chiarire se questo 10% il fungo lo perde lo stesso.
sheenafabio

venerdì 18 maggio 2007

A me non va bene Mastella.

A Mastella non andava bene la legge sui DiCo, ha minacciato di dimettersi, ma poi la legge non si è fatta e lui è rimasto dov'è.
Era una buona occasione, l'abbiamo sprecata.
A Mastella non va bene il referendum elettorale, ha minacciato la crisi di governo, ma com'è come non è, sono in tanti ad essere d'accordo con lui, e per adesso rimane dov'è.
A Mastella non va bene la legge sul conflitto di interessi, ha minacciato di astenersi, ma alla fine lo acconteteranno e rimarrà dov'è.
Mastella con il suo UDEUR prende l'1,4% dei voti ed è ministro della Giustizia.
O Mastella è Spiderman o qualcosa obiettivamente non torna.
sheenafabio

giovedì 17 maggio 2007

Poetica cattolica

Questa volta c'è mons. Betori, segretario generale della Cei, che celebra una messa in onore di Sant'Ubaldo a Gubbio.
Non ce ne dovrebbe fregare niente di un vescovo sfigato che celebra una messa sfigata in onore di un santo sfigato a Gubbio, che per democrazia, è una città sfigata.
E in effetti non ce ne frega niente del fatto che Betori abbia dato del Federico Barbarossa a coloro i quali si oppongono alle posizioni della chiesa cattolica.
Perchè Sant'Ubaldo e Federico Barbarossa servono solo per dire che chi nega la dualità dei sessi, chi pratica l'aborto, chi appoggia l'eutanasia, chi va al Gay Pride, chi non vota Mastella o Casini, non è brava gente.
L'altra volta eravamo terroristi, oggi siamo Federico Barbarossa.
E con un orgoglioso uso della prima persona plurale, c'è un'importante riflessione linguistica poetica da fare.
I vescovi di oggi hanno una tendenza alla metafora piuttosto ripetitiva.
Si parla di terrorismo, ed eravamo i nuovi terroristi, messaggeri del male con il nostro aborto, con la nostra eutanasia, con i nostri omicidi di embrioni.
Si parla di Federico Barbarossa e siamo i nuovi Federichi Barbarossi, pronti a sovvertire l'ordinamento delle cose cattoliche con il nostro aborto, con la nostra eutanasia, con i nosstri omicidi di embrioni.
Obiettivamente, l'idea in sè è buona.
Se per esempio un giorno mi venisse in mente di screditare l'intera categoria dei metalmeccanici, e cominciassi a parlare di musica, direi prontamente che i metalmeccanici sono i nuovi Savage Garden.
E sarebbe un successo mediatico non da poco.
Non fosse che la parte del cattivo a me piace.
Anzi, non vedo l'ora che i vescovi comincino a parlare di Daitarn 3, perchè io vorrei essere il nuovo Don Zauker, e tutti quanti insieme saremmo i nuovi Meganoidi.
sheenafabio

mercoledì 16 maggio 2007

Scelte obbligate

Fassino: «Sui Dico andremo avanti».

Anche perchè, obiettivamente, andare più indietro sarebbe abbastanza difficile.
sheenafabio

venerdì 11 maggio 2007

Eh no eh

Allora, la situazione è la seguente: un autobus con 40 bambini di ritorno da una gita scolastica si ribalta a Vercelli, due di loro muoiono.
Sarebbe una di quelle tragedie che la provvidenza sembra confezionare a pennello per Studio Aperto, quelle che sembrano fatte apposta per i servizi sui bambini morti con le musichette struggenti e le interviste ai vicini di casa che dicono che quei bambini erano la gioia di tutto il paese.
E invece questa è un'altra storia. Anzi, è una storia ancora migliore.
Perchè nel sangue dell'autista vengono trovate tracce di cannabis.
E ci si scatena, in scenate collettive, degne del povero Merola.
Della serie,l 'autista è un criminale, senza mezzi termini, nonostante sia chiaro a tutti che le tracce di cannabis rimangono nel sangue per settimane.
Ma ci può stare, Studio Aperto e compagnia possono fare pure di peggio.
E se proprio vogliamo metterci in mezzo, diciamolo pure che qualche controllo a riguardo, per certe categorie di lavoratori, andrebbe fatto.
Ok, l'abbiamo detto.

Ma tirare su il polverone proibizionista, no, questo non ci sta.
Tra le cose più interessanti, "Sono sporche di sangue le mani dei legalizzatori d'erba", frase pronunciata con orgoglio e compiacenza da Michaela Biancofiore.
E non so se avete capito chi sia Michaela Biancofiore, Forza Italia.
Biancofiore, ho capito che la tua è una frase ad effetto, che vista la recente scalata di popolarità e potere della massa bigotta e bacchettona che si sta verificando qui in Italia, è l'ideale per un facile guadagno di visibilità, popolarità, prestigio ecc ecc.
Lo si capisce lontano un miglio, ma fattelo dire che le mani sporche ce l'avrai tu, insieme alle narici. Tu e tutta quella lunghissima serie di storici cialtroni, da ringraziare vivamente se in Italia farsi una canna è reato, reato capitale.

E poi c'è Gasparri, che chiede "la messa al bando di tutte le sostanze stupefacenti". Ma di che parli, DEFICIENTE? Ho capito che lì da voi, la cocaina circola liberamente, ma ti assicuro che qui fuori la messa al bando delle sostanze stupefacenti c'è già, c'è sempre stata.
E non è che in questi ultimi giorni è arrivato qualche comunista e ha cambiato la legge.
Cioè, se è arrivato ditemelo, che evito di fare qualche figura di merda.

A seguire c'è Silviana Mura, Italia dei Valori, che forse con 'sta storia del partito della legalità si sta un po' esaltando.
Lei vuole "aprire una seria riflessione sull'ipotesi di rendere illegale sempre e comunque anche il consumo di droga, cancellando il concetto di quantità per uso personale".
Cara Silvana (ti posso dare del tu? Ok, a Gasparri non l'ho chiesto, ma provate a dare del lei a uno come Gasparri. Quando smette di ridere ne riparliamo.), dicevo, Cara Silvana, abbi pazienza, ma stai dicendo una cazzata.
Non serve aprire una seria riflessione per questo. In Italia il consumo di droga è già illegale sempre e comunque. La ridicola quantità considerata per uso personale, serve solo a capire quando puoi denunciare uno per spaccio o no, tralasciando appunto la denuncia per il possesso di droga.
Se la vuoi togliere significa che non vuoi distinguere tra farsi una canna e smerciare quantità industriali di eroina.
Bene, adesso che lo sai, sei ancora sicura?

E dulcis in fundo, Letizia Moratti.
Letizia, tu sei il sindaco di Milano, e l'unica cosa buona che hai fatto è una fiaccolata per la sicurezza. E tu sei il sindaco, renditi conto, che la sicurezza dovresti garantirla, non fare fiaccolate sperando che tutto si metta apposto.
Letizia, tu hai aspettato una situazione del genere, per 1)accusare il governo (ma non è poi così grave), 2)annunciare che i Ser.T. non distribuiranno più siringhe pulite gratis ai tossicodipendenti.
Letizia Moratti, sei principalmente una stronza di proporzioni inumane. E sei pure una criminale.
Io non so che idea tu abbia dei Ser.T. e della tossicodipendenza. E non lo voglio nemmeno sapere, per carità.
Forse credi che se al tossicodipendente non dai più le siringhe pulite, lui dica "ah, cazzo, ho finito le siringhe pulite, maledetta Moratti, sarà meglio smettere con questa robaccia"?
Beh, sai qual'è il bello?
Che non funziona così.
sheenafabio

giovedì 10 maggio 2007

Bell'Italia

É uno stato in cui non si protesta mai, in maniera seria, per un bel niente.
Nè per i diritti, nè per le ingiustizie, ne per la legalità, nè per la sicurezza sul lavoro.
Si parla, tantissimo, magari si urla qualcosa da sopra un palco, ma tutto finisce lì.
Perchè è uno stato dove si fanno, e si fanno a bizzeffe, ma li si anticipa di almeno un mese, dando il tempo all'Azienda di organizzarsi.
E ai lavoratori di organizzarsi le vacanze.
"Cara, il 1° giugno c'è sciopero. Facciamo ponte e andiamo al mare?"
Ma è uno stato dove comunque si respira aria di cambiamento, si signori.
É uno stato dove preti e cardinali sono diventati il simbolo dell'agitazione sociale.
Vanno in piazza brandiendo il crocefisso e sventolando la bandiera vaticana, urlano, scalpitano, battono i piedi.
Vanno in piazza a difendere la famiglia di tutti, ma non si sa bene da cosa.
É uno stato dove i politici fanno quello che han sempre fatto, si accodano al gregge, senza fiatare, senza vergognarsi neanche un po'.
É bella l'Italia.
Neanche un po'.
sheenafabio

mercoledì 9 maggio 2007

Sempre e dovunque

Il Papa ha lo spirito del blogger. Ora esterna anche in aereo, grazie al papaplano.
sheenafabio

martedì 8 maggio 2007

Conferenza nazionale sulla Famiglia™

C'è Rosy Bindi che ha organizzato a Firenze, nei giorni 24-25-26 maggio una Conferenza nazionale sulla Famiglia.
Non sono state invitate le "associazioni omosessuali, ma solo quelle di genitori di figli gay".
Che comunque sono pessimi genitori, ha dimenticato di aggiungere.
sheenafabio

lunedì 7 maggio 2007

Dibattiti costruttivi

Stabilire la data della nascita del Partito Democratico con sei mesi d'anticipo era la priorità assoluta.
Prodi dice il 16 ottobre.
Rutelli, che la sa lunga, e ha l'aria del buontempone, ma che in realtà, sotto sotto, è geloso di tutti quelli che vogliono essere leader al posto suo, risponde così:


Ok, stava scherzando, credo. Ma in ogni caso il titolo scelto dall'Ansa è qualcosa di semplicemente geniale. La nuova frontiera della comicità. Peccato si stia parlando di un partito, che a detta di tutti, potrebbe salvare la sinistra italiana.
Certo, nulla da obbiettare. Passando al centro, a sinistra si liberano un sacco di posti.

Beh, insomma, Rutelli scherza, ma in realtà si sa che al martedì ha il parrucchiere e il tennis con Giuliano Ferrara.

Invece il buon Mauro Cutrufo (chicazz'è?), capogruppo DC al Senato (tanto per capire la sinistra italiana), fa notare che il 16 ottobre è un giorno infausto, e' la ricorrenza della deportazione del popolo ebraico.

É incredibile come ogni data sia la ricorrenza di qualcosa.

Per esempio, com'è possibile che il Partito Democratico possa nascere lo stesso giorno in cui, nel 1829, la tratta ferroviaria Liverpool - Manchester, fu teatro della prima entusiasmante gara di velocità tra locomotive? (per la cronaca vinse la Rocket di sir George Stephenson).
O è mai possibile trovarsi per dar vita ad un partito di cotanto splendore, quando esattamente 164 anni prima, il matematico irlandese William Rowan Hamilton scopriva i quaternioni?
Ma se poi si pensa che il 16 ottobre 1934 Mao Zedong dava il via alla Lunga Marcia dei comunisti cinesi, non è poi difficile comprendere a pieno il motivo di tanta titubanza.
Una così sentita ricorrenza, ricordata in varie parti del globo, con momenti di incontrollabile euforia, potrebbe certamente confondere l'elettorato del Partito Democratico, spaventato peraltro da quei comunisti dei DS, che magari non hanno neanche fatto la prima comunione.
sheenafabio

sabato 5 maggio 2007

Troppo avanti

Aprire a giorni alterni l'home page di Avvenire, giornale ufficiale dei vescovi - diffidate dalle imitazioni - ti mette davanti a una dura e cruda verità: i vescovi sono troppo avanti.
Oggi per esempio, si accusa di tromboneggiamento chi parla della morte di Welby o di una poco laica ingerenza vaticana negli affari di un altro Stato.

Per Welby e per tutti: su quell'attimo finale niente tromboni
, ovvero le 3 regole essenziali da rispettare in vita per un funerale Doc.

La singolare laicità del giornale di Rifondazione: incitare i cattolici a ribellarsi al Vaticano, ovvero come un Vittorio Feltri si travesta da vescovo e protegga a suon di editoriali la Chiesa dai tromboni terroristi dei Comunisti, da oggi nemici ufficialmente riconosciuti del Family Day®, dei papi e delle Ave Maria.
sheenafabio

venerdì 4 maggio 2007

Senso pratico

É successo che Prodi si è messo a parlare della legge sul conflitto di interessi che, dice lo stesso buon premier ai microfoni di Radio Anch'io, verrà finalmente portata avanti dalla maggioranza.
Le differenze di vedute si notano subito:

Prodi: "Era un impegno del governo - ha ricordato il premier - è una legge più blanda che nelle altre democrazie e io credo che sia giusto che si vada avanti [...] Uno mica deve diventare San Francesco...Il blind trust non è una roba strana, è tipicamente americano. E' americano, americano, americano. E cioè, tu puoi rimanere ricco, ma non puoi amministrare direttamente la tua ricchezza quando hai potere politico, altrimenti la democrazia si indebolisce".

Berlusconi: "Ma noi non siamo in America, siamo in Italia e le cose funzionano in modo diverso"

La cosa che più rende tristi è che probabilmente Berlusconi ha pienamente ragione, e al di là di troppo pessimistiche visioni e prospettive, le cose continueranno a funzionare in modo diverso, tutto italiano, tutto nostro.
Per varie ragioni, tra le quali ricordiamo, in ordine sparso, Berlusconi, i seguaci di Berlusconi, il centrosinistra non in grado di trovare accordo nemmeno sull'0rario della classica pizzata di fine anno, la siccità, Clemente Mastella, Emilio Fede, Vittorio Feltri, Studio Aperto, geniali format televisivi come "un..due..tre..stalla!" e "Lucignolo-Bella Vita", mons. Angelo Bagnasco, Avvenire, Flavia Vento e non ultimo Federico Moccia.

Detto ciò, c'è probabilmente una sola cosa da fare per porre fine agli interminabili dibattiti sul conflitto d'interesse che si scateneranno nelle arene televisive più di qualità, quali Porta a Porta e Matrix.
Fare questa benedetta legge e inserirci un articolo x con un comma y che escluda Silvio Berlusconi dall'intera faccenda.
Bisognerà poi aspettare con pazienza e riti vudù, che il vecchio si tolga di mezzo (sebbene sia forte il sospetto che abbia trovato il siero dell'eterna giovinezza).
Una volta passato a miglior vita, dimenticate le scene di panico e disperazione generale, abrogare quel famoso comma y e pensare alle cose più o meno serie.
Nulla di più semplice.
sheenafabio

mercoledì 2 maggio 2007

Sbocchi professionali

La lista dei nemici della Chiesa, modaioli terroristi anticlericali, si allunga.
Ci sono i terroristi dal volto umano di mons. Angelo Amato.
Ci sono i terroristi con lo spray che scrivono sui muri scritte ingiuriose nei confronti di Mons. Bagnasco, a cui si dà una scorta.
Ci sono i terroristi, il terrorista, esaltato, che si diverte a spaventare Bagnasco inviandogli proiettili in busta chiusa, come neanche a Moratti in tempi non sospetti. Ma tanto ha la scorta.
C'è anche l'Unione Europea, che adesso si è messa in testa di approvare una risoluzione che richiami all'ordine e al rispetto gli stati che si sono, ahimè, resi noti per discriminare le persone omosessuali. Vedi l'Italia, per esempio. E non è un caso che, come esempio nel testo della risoluzione, si sarebbe voluto citare (anche l'Unione Europea ha paura di scomuniche e roghi) la famosa dichiarazione in cui Bagnasco accostava gli omosessuali a pedofili secondo qualche incerto e oscuro rebus linguistico.
E anche se ha la scorta, Bagnasco non ne può mica più.
E tutto il Vaticano è sulla stessa lunghezza d'onda.
Non fosse per il Partito Democratico, che concede qualche fioca speranza per l'Avvenire, si sfiorerebbe l'esaurimento nervoso.
Ci siamo già, forse.

In preda a una paura cieca di stampo quasi statunitense, l'Osservatore Romano, si prende la briga di occuparsi del Primo Maggio, bollando come "atti di terrorismo" le battute di Andrea Rivera, uno dei conduttori del tradizionale concerto di Roma. Queste, per la cronaca:

"Il Papa ha detto che non crede nell'evoluzionismo. Sono d'accordo, infatti la chiesa non si è mai evoluta"
"Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, a Franco e per uno della banda della Magliana. E' giusto così - ha sottolineato Rivera - assieme a Gesù Cristo non c'erano due malati di Sla, ma c'erano due ladroni".

E così, secondo l'Osservatore Romano, "è terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell'amore. E' vile e terroristico lanciare sassi questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile".

Questi sintomi di un lancinante esaurimento nervoso fanno riflettere.

É terrorista chi fa battute anticlericali in pubblico, come presentatore di un concerto con 400.000 spettatori presenti, e qualche milione di telespettatori.
É terrorista chi pratica l'aborto.
É terrorista chi pratica l'eutanasia.
É terrorista chi fa ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali.

Il terrorismo apre le porte del lavoro: questi terroristi trovano lavoro dappertutto.
sheenafabio

Primo Maggio, su coraggio

Col Montezuma di Confindustria che continua a spronare a gran voce governo, imprenditori e chi di dovere a tagliare i costi del lavoro, quelli della sicurezza ovviamente, il Primo Maggio se n'è andato, per la prima volta, rendendosi conto che le morti sul lavoro sono un problema, non un fantasma da nascondere.
Per i 346 morti (e i 344526 infortunati, e gli 8663 invalidi) sul lavoro dall'inizio del 2007 non ci sono minuti di silenzio nè corone di fiori inviati alle famiglie dalle più alte cariche istituzionali e nemmeno forse il più lugubre dei trafiletti di giornale.
A differenza dei soldati caduti in guerra, i caduti sul lavoro non sono eroi, combattono una guerra anonima, ma non meno crudele delle nostre guerre pacifiste in medio-oriente.

E il primo maggio, festa dei lavoratori, due morti e tre feriti a Sorrento, per il crollo di una gru.

Evidentemente, non per tutti è festa.
sheenafabio