venerdì 19 gennaio 2007

Inquietante

Ora anche l'Europa ha il suo uragano. Ha un nome. Kyrill.
Ora anche l'Europa ha i suoi inconsueti morti da uragano.
Che sia il caso di darsi una regolata?
sheenafabio

martedì 16 gennaio 2007

Rincoglionimento

Non me la sentirei di definirlo un vero e proprio rincoglionimento.
Uno, perchè il processo era già iniziato da tempo. Due, perchè non si sa se, come e quando potrà portarsi a conclusione.

Qualche avvisaglia si era avuta quando Daniela Santanchè, di lei stiamo parlando, parlamentare di Alleanza Nazionale, si era scatenata contro l'imam di Milano, provando ad insegnarli che il velo non è un simbolo religioso per l'Islam. Poi, in Parlamento, lo paragonò addirittura alle stelle di Davide che i nazisti usavano per "marchiare" gli ebrei.

Ora, ne tira fuori un'altra. Si inventa di proporre una legge che vieti il velo fino ai 18 anni. Con una multa di 66.60 € per chi lo usa lo stesso, come per il divieto di sosta, probabilmente.

"Il velo non è mai un simbolo di libertà, ma di sottomissione. Voglio avere la certezza che non ci siano donne, almeno nel nostro Paese, obbligate a metterlo. Le bambine a 10-12 anni non sono in grado di decidere di fare una scelta del genere."

Discorso che non è poi così nuovo, se togliamo un paio di anni alle bambine e le infiliamo la testa in una boccia d'acqua più o meno santa, o se prendiamo degli esemplari maschi e gli asportiamo una parte non proprio opzionale del proprio organo riproduttore.
La Santanchè ha pienamente ragione quando dice che a 10 anni (o meno) non si è in grado di fare scelte religiose, tipo indossare il velo.
Vietando il velo però, si violerebbe quel principio di pari uguaglianza e dignità che è sancito dalla Costituzione Italiana e dalla Convenzione Europea sui diritti dell'uomo, mica da un editoriale di Feltri o da un intervista di Fini.
Ma siamo abituati anche a peggio.
sheenafabio

lunedì 15 gennaio 2007

Ebbasta

PAPA: PERICOLOSO RICONOSCIMENTO GIURIDICO DELLE COPPIE DI FATTO
CITTA' DEL VATICANO - I progetti per attribuire "impropri riconoscimenti giuridici" a "forme di unione" diverse dal matrimonio per il Papa sono "pericolosi e controproducenti" e finiscono "inevitabilmente per indebolire e destabilizzare la famiglia legittima fondata sul matrimonio". Benedetto XVI lo ha detto al sindaco di Roma, ai presidenti della Provincia e della Regione, Veltroni, Gasbarra e Marrazzo, ricevuti per gli auguri di inizio d'anno."

C'è da dire che la cosa sta cominciando a diventare ridicola.

Si dice che il Papa abbia sostituito la parola "sì" con la parola "pacs" e abbia risposto agli auguri di buon anno del sindaco di Roma Veltroni con un sincero e caloroso "Riconoscere forme di unione diverse dal matrimonio è pericoloso e controproducente".

sheenafabio

mercoledì 10 gennaio 2007

Bullismo

Tanto per sistemare un po' le cose, ecco le consuete bombe di Bush.

Con la solita scusa, "volevamo colpire terroristi di Al Qaeda", l'aviazione statunitense, sotto il comando del cretino di cui sopra, ha sferrato diversi attacchi aerei nel sud della Somalia, al confine col Kenya.

Risultato: almeno 30 morti, tutti civili.

Tra lo sconforto di tutto il mondo, il portavoce del governo a stelle e strisce si pronuncia candidamente:
"Molta gente è stata uccisa.Molti cadaveri erano sparpagliati nella zona, ma noi non sappiamo chi fossero. Il raid è stato però un successo".

Intanto Bush, come se non bastasse, nel suo discorso a un'America solo un po' dubbiosa, dichiara di voler spedire altre 20.000 truppe in Irak.

Strategia geniale per allungare quella lista di marines e civili morti tra una guerra e l'altra.
sheenafabio

venerdì 5 gennaio 2007

Tolleranza zero

Sembra quasi di moda. Dopo Padova anche Milano innalza il suo muro di tolleranza zero.
Stavolta tocca a un grosso insediamento rom essere separato fisicamente dal resto di un quartiere alla periferia di Milano, la città più moderna ed europea di questa provinciale Italia.
Probabilmente più occupati nella fantasiosa ricerca della fantomatica ballerina di lap dance nelle metropolitane (made in Studio Aperto), i milanesi, non sbattono ciglio.
Ma anche il resto d'Italia sembra non interessarsi molto alla faccenda. Sarà il capodanno, sarà l'esecuzione di Saddam e relative polemiche, ma solo la Repubblica sembra l'unico quotidiano di un certo livello a riportare la notizia.
Tutti uniti in un collettivo silenzio, che sa di indubbia accettazione di questa separazione fisica tra i milanesi re i rom, pe la stragrande maggioranza di origine rumena.
Proprio dopo che la Romania, dal primo gennaio di quest'anno, è entrata a far parte dell'Unione Europea con la conseguenza che gli abitanti di questi insediamenti rom da cui ci si separa, sono di fatto cittadini europei a pieno titolo.
É bizzarro notare come se da una parte a Bruxelles e a Strasburgo si tenti di eliminare ogni confine, all'interno dei singoli stati questi rinascano sotto forma di più concreti muri o recinzioni.
É anche vero che nessun governo, nemmeno quello Europeo, può imporre la pacifica convivenza tra i popoli, se non da un punto di vista più strettamente e tristemente economico, con l'Euro.
L'affratellamento è un processo lungo e laborioso, ma sembra che da queste parti non sia mai iniziato.
sheenafabio

mercoledì 3 gennaio 2007

Filo-Saddam

Io odio Feltri e il suo Libero, quotidiano che, è bene ricordarlo, senza i 5 milioni di euro all'anno che riceve dallo Stato grazie a un'astuta alleanza con il misterioso partito dei Riformatori Liberali, probabilmente troverebbe un più appropriato impiego nel complesso processo di produzione di copricapi per tutta la categoria degli imbianchini del bergamasco.
Oggi, l'argomento portante è Pannella, deriso un po' da tutti, a partire da sua maestà Feltri fino all'ultimo dei correttori di bozze.
"Sepolto Saddam senza troppe polemiche, consegnata la salma ai famigliari (nessuno l'ha profanata con sputi e orina) il nostro Pannellone ancora in forze ha deciso di seguitare a non mandare giù cibi solidi né liquidi", dice Feltri, mentre una sua fedele spalla, tale Francesco Perfetti (chi cazz'è?) lo definisce - Pannella e probabilmente chiunque sia contrario alla barbara impiccagione di Saddam, nonchè alla pena di morte in sè - un filo-saddam. Senza dimenticare di seminare un po' ovunque qualche Prodi, bugiardo, governo delle tasse, significative parole chiave di cui si nutre la ricca schiera di lettori di Libero, ricca nel senso più stretto del termine.

A noi invece piace ricordare Feltri quando allegava al suo giornale le pregiate cartoline del Duce, o una esaustiva biografia di Pinochet, o quando in un'epocale pubblicazione dal titolo "Terrore Rosso", elencava i dittatori più sanguinari della storia, in una sorta di hit parade anti-comunista.
Al gradino più basso del podio ecco Adolf Hitler, noto dittatore comunista, mentre al quinto e al sesto posto rispettivamente Khomeini e Saddam Hussein, riconosciuti un po' da tutti come i principali fautori di quel marxismo medio-orientale e musulmano che tanto sta facendo discutere.
Piccola pecca della pubblicazione la mancanza di altri storici e sanguinari dittatori comunisti, quali Nerone, Gengis Khan, Maria la Sanguinaria, la Peste Nera e l'HIV.
Ma è altrettanto bello ricordarlo nella stupenda uscita del prode Gianfranco Morra, che per chiarezza di idee, si direbbe essere il cugino di Volontè.

Tutto questo è Libero.
Tutta Europa, a sola esclusione forse del tiepido imbarazzo inglese, è filo-saddam.
Buono a sapersi.

sheenafabio

lunedì 1 gennaio 2007

1 gennaio 2007

Il 2006 si era aperto con la disputa non troppo amichevole tra il mondo arabo e un giornale danese reo di aver pubblicato 12 vignette satiriche su Maometto, viste come terribile minaccia e offesa da tutto il popolo islamico, non troppo avvezzo all'idea di satira e anche di umorismo, forse. Giuste manifestazioni di solidarietà al giornale da tutta Europa, anche da Calderoli, che parla a un convegno con la sua faccia da cretino e una magliettina con stampate le vignette. Tra gli ottimi risultati ottenuti dall'allora ministro ricordiamo una specie di assalto al forno in Libia. Solo che al posto del forno stavolta c'è il consolato italiano di Bengasi in Libia tenuto d'assedio da una folla di musulmani offesi più dalla faccia di Calderoli che dalla maglietta. La polizia spara e uccide 11 persone.
Comincia in quel periodo e dura per tutto l'anno il confronto tra Stati Uniti e Iran per il programma nucleare che lo stato medio-orientale sta sviluppando. Alla baruffa si aggiungerà in seguito anche la Corea Del Nord, che ad insaputa di tutti annuncia un test nucleare ed entra di fatto nel club dei paesi dotati di arsenale nucleare. Da anni Israele non paga la quota d'iscrizione, ma fa lo stesso.
Siamo tutti amici d'Israele anche e soprattutto quando invade civilmente il Libano bombardando Beirut, tra le altre cose, a suon di fosforo bianco. Condanne da ogni parte del mondo, tranne che dai soliti compagni di merende a stelle e strisce. L'Italia manda i suoi soldati in Libano non si sa bene a far cosa.
Tutto il panorama politico italiano si indigna quando un paio coglioni alla manifestazione per la pace in Palestina bruciano fantocci raffiguranti un soldato italiano, uno israeliano e uno americano. Però non si indigna più di tanto quando i soldati israeliani bruciano le persone vere.
Certo è che se certa gente cominciasse a passare i pomeriggi a giocare a "Indovina Chi?" invece che a giocare con gli accendini sarebbe un mondo migliore.
Ad aprile comincia un periodo d'oro: Prodi vince le elezioni, Berlusconi se ne torna a casa non senza polemiche, viene arrestato il super-boss della mafia Provenzano, si vince al referendum salvacostituzionedaileghisti ma soprattutto si vince ai Mondiali dopo un'estate di scandali calcistici con la Juve in serie B e l'Inter campione d'Italia d'ufficio.
Poi però tutto torna normale con l'omicidio di una giornalista russa e di un'ex spia del KGB avvelenata a Londra con il Polonio 210 che si deposita in metà Londra e nella mente di Scaramella, personaggio a metà tra il miracolato e il coglione.
C'è anche il Papa, che dopo aver sparato cazzate su cazzate a Ratisbona organizza un mega-viaggio in Turchia degno dei migliori uomini politici.
Muoiono due dittatori: Pinochet a 91 anni, a casa sua, e Saddam Hussein, vittima di una barbara quanto inutile impiccagione sponsorizzata dagli U.S.A. in quell'Iraq libero e felice dove i marines morti hanno superato le vittime dell'attentato dell'11 settembre.
Il fatto probabilmente più importante per la politica italiana è il caso Welby. Serve a dimostrarci quanto sia arretrata, vecchia e stupida tutta la nostre classe politica.
Ricompare il piccolo Budda, non mangia da mesi ed è un po' sciupato. Che si riguardi.
Pannella intraprende quasi 864 scioperi della fame e/o della sete per le più svariate e nobili ragioni.

Buon anno e i più sentiti e strasentiti auguri alla nazione.

sheenafabio