giovedì 26 aprile 2007

Le partite démocratique

In Francia l'ago della bilancia è uno che è amico di Prodi, Veltroni e Casini.
Cazzo, è Mastella!
No, no, calmi, è Bayrou, e forse non c'è da stare così calmi.
Beh, in Francia fanno il tifo, come neanche a Berlino il 9 luglio. Quelli di sinistra, per inerzia, tifano la candidata di sinistra, quelli di destra, per inerzia, tifano il candidato di destra.
Poi ci sono quelli di centro, che fanno i fighi e si danno arie da esperti strateghi intellettuali e dicono che per vincere bisogna allearsi con il partito di centro, per vincere bisogna allearsi con il partito di centro, per vincere bisogna allearsi con il partito di centro.
Che poi sarebbe rappresentato da uno che è amico di Prodi, Veltroni e Casini e non è Mastella.

Beh, insomma, è un bell'assist all'italico Partito Democratico.
Se lo fanno i francesi, perchè non può farlo Fassino, insomma?
Se uno ha visto l'ultimo commovente congresso dei DS gli sarà sembrato che il Partito Democratico sia il partito dell'amore, della generosità, della bontà.
Gli saran sembrati tutti eroi che rivoluzioneranno la politica, che staranno dalla parte dei più deboli, che aiuteranno le vecchiette e i vecchietti a riconoscere i ladri travestiti da impiegati dell'Enel.
Gli sarà sembrato che questi vogliono il progresso dell'Italia, dell'Europa, dell'Univesr
E si sarà detto, "magari fossero al governo!"
Poi, se ha visto l'ultimo commovente congresso della Margherita, gli sarà sembrato che il Partito Democratico in fondo è un po' una merda.
E che questi al governo ci sono già, e forse è proprio qui il problema.

Dall'altra parte c'è Mussi, che non ci sta a mettersi in combutta con i chierichetti, e allora fa "ciao ciao" con la manina a Fassino, Veltroni, D'Alema e si mette in testa di far su un partito di sinistra, più o meno vera, che unisse i 473 piccoli partiti, che dicono sempre le stesse cose, ma che trovano sempre un futile motivo per litigare, come bambini durante la ricreazione.

A complicargli i piani c'è Boselli, che del Partito Democratico non ne vuole sentir parlare, dice che è un compromesso storico bonsai, abile metafora per dire che è qualcosa di vecchio, già sentito, ma molto più piccolo e misero.
E allora lui ha un'idea semplicemente geniale e innovativa: rifare il Psi e prendere l'1,8%.

C'è anche Pannella in mezzo, che tra uno sciopero e l'altro, per il Psi fa finta di esultare.
É un po' come quando, alla festa delle medie non ti invitano, ma tanto non importa perchè avevi judo, ma se serve gli porti i dischi, così i 'tuoi amici' possono ballare i lenti.

Poi c'è una cosa che non c'entra più o meno niente, ma è una cosa divertentissima ed emozionante.
A Genova, si è organizzata una fiaccolata in difesa della libertà d'opinione e di parola.
Beh, bella iniziativa. Di chi si difende la libertà di parola?
Quella dei laici? Quella degli omosessuali? Quella delle popolazioni dei paesi del terzo mondo?
No. Voi che pensate queste cose, siete proprio dei terroristi, dal volto umano, ma comunque dei pericolosi terroristi.
Quella del monsignor Bagnasco.

Diciamo che è un periodo un po' strano, ecco.
sheenafabio

martedì 24 aprile 2007

Abbondanza

Nessuno mi obbliga a dire qualcosa, ma siccome non c'è fortunamente nessuno che, di contro, mi accusa di fare un uso criminoso di questa sede dignitosamente virtuale, eccoci qua.
Ero indeciso e sono tutt'ora indeciso.
Perchè oggi c'è addirittura una certa abbondanza dichiarazioni-perle da riportare e commentare.

Al primo posto, per ovvi motivi, Silvio Berlusconi che intervistato a Radio Anch'io esordisce dicendo che, se fosse (ancora) in mano sua, "impiegherebbe il tesoretto, che ammonta a 10 miliardi di euro, per ridurre le tasse, e restituire i soldi ai loro legittimi proprietari che sanno certamente impiegarlo meglio di quanto sappia fare questo governo".
Un Robin Hood che ruba ai ricchi per dare ai proprietari di Suv. Loro sì che sanno come impiegare il denaro.
Non domo, l'ex premier, si ricorda del 25 aprile, e ricicla la solita decennale dichiarazione, che fa sempre impazzire di gioia Fini e La Russa: "Non partecipo a feste in cui la realtà storica viene stravolta e utilizzata da una parte contro l'altra. In occasione del 25 aprile noi tutti dovremmo ancora dire grazie agli Stati Uniti che con il sacrificio di tanti giovani ci hanno liberato dal nazi-fascismo. Non dimentichiamolo"
Dopo aver definito Putin "l'uomo della provvidenza" per la Russia, con un amichevole occhiolino ai parenti di Litvinenko e della Politkovskaya, confessato che molti spunti dei discorsi di Sarkozy sono tratti dai suoi libri - e fin qui tutto è chiaro - a Silvio Berlusconi viene in mente, con un flash orrorifico, che Enzo Biagi è tornato in televisione.
E qui la perla, in perfetto stile Berlusconi perdona Dal Bosco che gli ha lanciato un treppiedi in testa.
"Forse ho calcato la mano quando dissi che Biagi e gli altri facevano un uso criminoso della tv pubblica, ma resto dell'idea che il servizio pubblico non debba essere utilizzato per fare trasmissioni faziose. Non ho mai detto che Biagi e gli altri non dovevano continuare a lavorare in Rai, ma non dovevano usare la tv pubblica per fare delle trasmissioni di parte."
Certo, ad ognuno di loro, Luttazzi compreso, era stata offerta la conduzione de "La prova del cuoco", poi assegnata, in cambio di ovvi favori sessuali che Santoro si era rifiutato di concedere, ad Antonella Clerici.

Al secondo posto, un outsider, una new entry.
Si tratta di monsignor Angelo Amato, che come dimostra il titolo di cui si forgia, non può essere certo avaro di dichiarazioni intelligenti e non ingerenti.
Al Seminario mondiale dei cappellani cattolici e membri delle Cappellanie dell'Aviazione civile (immaginate anche voi un vescovo, o peggio, il papa, che guida un caccia?) il numero due della Congregazione per la Dottrina della Fede - che non vuol'esser certo da meno, del numero uno di quell'altra cosa, Bagnasco insomma - espone la sua personalissima idea di terrorismo.

«Oltre all’abominevole terrorismo dei kamikaze, che occupa quotidianamente la nostra cineteca mediatica c’è il cosiddetto "terrorismo dal volto umano", anch’esso quotidiano e altrettanto ripugnante, che viene subdolamente propagandato dai mezzi di comunicazione sociale, manipolando ad arte il linguaggio tradizionale, con espressioni che nascondono la tragica realtà dei fatti, come quando l’aborto viene chiamato interruzione volontaria della gravidanza e non “uccisione di un essere umano indifeso”, o quando l’eutanasia viene chiamata più blandamente "morte con dignità"».

Dick Cheney, presente al Seminario abilmente travestito, ha prontamente dichiarato che il prossimo scenario della guerra al terrorismo non sarà l'Iran, ma bensì il policlinico Umberto I di Roma, dove nell'ultimo mese, dicono, si sia verificata un'uccisione di un essere umano indifeso.
sheenafabio

sabato 21 aprile 2007

E dove li mettiamo?

Neanche il tempo di lamentarsi di una certa ingiustificata attesa del Papa e dei suoi amici/portavoce, ed ecco che siamo già accontentati.
Perchè adesso è saltata fuori la storia del limbo, di nuovo.
É quel posto simile ad un reparto di pediatria senza televisione e senza i clown della McDonald's, in cui Dio tiene per l'eternità tutti quei bambini saliti al cielo senza regolare certificato di battesimo corredato da due marche da bollo da 14,62 €.
In fondo Dio è un burocrate.
Beh, insomma, questo limbo è sempre lì lì per essere abolito, perchè Dio sarà pure un burocrate, ma ci tiene ad avere buoni rapporti con i genitori. E ai genitori non va tanto giù questa cosa che i loro bambini non vadano in paradiso, non la vogliono proprio accettare.
Poi, si sa com'è l'Italia e gli italiani, le regole, le scappatoie, e mettici una buona parola di qua, una firma falsa di là ecc ecc.
E Dio, che giustamente è democristiano, deve far contento un po' tutti, i papaboys e i papaparents dei papaboys. E siccome ha sempre molto da fare ha chiamato il Papa, che, forse ancora un po' in preda al dopo-sbronza, ha detto, con drastica naturalezza, che il Limbo non esiste più.

Ma attenzione Papa, la fai un po' troppo facile. Adesso Dio dove li mette tutti quei miliardi di bambini? Non è che gli si può fare uno stato in mediooriente pure a loro, eh.
E allora intanto è uscito solo un documento ufficiale di una certa Commissione Teologica Internazionale che per anni ha spremuto fondi e meningi per studiare non si sa bene cosa (perchè in fondo, non è che ci siano tante cose nuove da studiare, su) e ha deciso che il Limbo, no, non va tanto bene.
E pare che la grazia abbia la precedenza sul peccato.
Ed è una scoperta sensazionale, come dimostra questa conversazione tra un genitore premuroso, e il Papa, voce parlante di Dio, della Commissione Teologica Internazionale e della Margherita.

Genitore (poco convinto): Beh, ma allora i bambini vanno tutti in paradiso?
Papa (sudorazione fredda e visibile impaccio): Mah, guarda, oddio (segno della croce), è probabile, si, insomma, speriamo, no?
G (lui che ha studiato la Bibbia): ma come fanno, col peccato originale?
P (con decisione e autorevolezza, rinfrancato dall'occhiolino di Ruini che gli ha passato di soppiatto il documento della Commissione Teologica Internazionale): La grazia ha la precedenza sul peccato.
G (sempre poco convinto, vedendo Ruini che si dilegua scortato da 4 boy-scout): e perchè?
P (in un bagno di sudore, stringendo con forza il rosario d'ordinanza): in ordine alfabetico. É un ordine naturale in fin dei conti.
G (titubante e distratto dagli sbalorditivi lanci di freccette di Bagnasco sul bersaglio a forma di Cecchi Paone): ......
P (compiaciuto della sua pronta e sbalorditiva risposta, pregusta una vittoria senza precedenti): ......
G (rassegnato, ma in fin dei conti forzatamente convinto, vota Mastella, lui): ingegnoso.

Naturalmente, come in tutte le cose, la gente è invidiosa.
Insomma, ci si chiede, perchè i bambini possono prendere la corsia preferenziale della grazia, e andarsene in paradiso, mentre noi qua, dobbiamo donare l'otto per mille ogni anno?
A saperlo prima, chissà quanti suicidi dal fasciatoio.

G (con rinnovata titubanza, vota Mastella, ma non è poi così cretino, ecco, si): Ma la grazia non si otteneva solo col battesimo, scusa?
P (sorseggiando avidamente la sua boccetta personale di whiskie dell'Irlanda rigorosamente cattolica, con aria saccente): Insomma, alla fine è Dio che decide, quindi magari ai non battezzati la salvezza gliela dona lo stesso, per conto suo, ecco, è così.
G (spinto da un'alito di rivoluzione contro il sistema, che non prova nemmeno quando segnala al Comitato Genitori le trasmissioni che possono influenzare negativamente i suoi poveri figlioletti): ma allora non è vero che non c'è salvezza fuori dalla Chiesa!!!!
P (visibilmente provato, sangue dal naso e svuotamento delle palpebre): no, cioè, è che, allora, in pratica.
G (con l'aria arrogante di chi la vittoria ce l'ha nel pugno): eh?
P (asfissia): coff coff coff
G (mette mano al cercapersone con cui chiamare immediatamente i fidati boy-scout salvagente): ...
P (arresto cardiaco, encefalogramma piatto, coma irreversibile, scene di festa da parte di tutto il mondo islamico, omosessuale, di sinistra, Pippo Baudo): ...
G (comincia a temere che un nuovo papa potrebbe essere nero, e magari amico dei gay, sudorazione eccessiva, sangue dal naso, tachicardia): .....
P (apparizione mistica di Mastella e della Binetti umiliati e messi in ridicolo di fronte all'intero mondo cattolico nell'ordine da Luxuria, Grillini, Cecchi Paone, Dolce e Gabbana, Platinette, l'orsetto ricchione e Casini, passato impietosamente dall'altra sponda): perchè non parliamo dei Dico?

E vissero tutti felici e contenti.

sheenafabio

venerdì 20 aprile 2007

Spleen

Non so se sia più noioso il processo di Cogne, il congresso della Margherita e il Partito Democratico in sè, Berlusconi e le sue foto, la serie A, o i film italiani esclusi a Cannes.
Le fantomatiche Br ci provano a movimentare un po' l'aria, ma c'è poco da fare.
Se il Papa non si riprende dalla sbronza per i suoi 80 anni - buon compleanno - e a Bagnasco non passa la paura di attentati eretici nei suoi confronti, ci sarà ben poco da divertirsi.
E per fortuna che c'è Maroni che dice che "la vera risposta al malessere del Nord e alla questione settentrionale la può dare solo la Lega".
sheenafabio

lunedì 16 aprile 2007

Brutta bestia, l'invidia

Quanto vorrei essere nei panni di quei 200 milanesi che, con lombardo furore, erano presenti al presidio organizzato dalla Lega Nord in quel di via Paolo Sarpi a Milano, o meglio, nella cosìdetta China Town milanese.
In regola con i consueti canoni leghisti, gli organizzatori hanno distribuito pane e salame per tutti, al grido del geniale e originale slogan "niente involtini primavera".
Avrei voluto essere fra quei duecento, magari tra quelli che sventolavano bandiere del Tibet. Perchè, precisa il segretario milanese della Lega Matteo Salvini, il presidio è stato organizzato anche per sostenere i diritti e la libertà "del popolo tibetano oppresso dalla Cina".
E mentre si scopre con vivo interesse che il Tibet, nell'idea geografica di Salvini, è un quartiere residenziale e di gente per bene a nord di Mantova, tra Suzzara e Castellaro Lagusello, l'invidia e il rimpianto si fanno sempre più brucianti quando Borghezio, con il capo circoscritto da un'aureola rigorosamente verde, si pronuncia salutato dal gioioso volo di piccioni comaschi, in paternalistiche e rassicuranti parole:

"Sappiate che noi non vi abbandoneremo"


Vorrei essere cinese.
sheenafabio

sabato 14 aprile 2007

3 metri sotto il fiume

Beh, prima o poi doveva succedere.
Ora speriamo che la prossima romantica moda non sia gettare i lucchetti direttamente nel Tevere. O peggio, gettarci i lampioni e attaccarci i lucchetti con l'ausilio di romantiche attrezzature da sub.
O magari gettare Federico Moccia nel Tevere.
Questo sì che sarebbe romantico.
sheenafabio

martedì 10 aprile 2007

Senso Unico

GENOVA
Compaiono scritte anonime contro Mons. Bagnasco, in un quartiere della città, non alla sede dell'arcivescovato.
Titoli di apertura dei telegiornali.
Prime pagine dei giornali.
Solidarietà bipartisan immediata da parte dell'intera classe politica italiana.
E questo non solo oggi, all'apparire di stupide, ma vere e proprie minacce di morte al vescovo, ma subito, quando la scritta, ad imbrattare un anonimo muro, era un semplice e quantomai condivisibile "Bagnasco vergogna".
Gli hanno pure dato la scorta, per l'occasione.

MILANO
Qui compaiono altre scritte.
Svastiche, croci celtiche, scritte omofobe, razziste e sessiste, stranamente firmate Forza Nuova ("gay pedofili", "gay raus", "froci al muro") ad imbrattare non un anonimo muro ma le vetrine della libreria gay Babele.
Copertura televisiva assente.
Leggeri trafiletti sui giornali.
Solidarietà della classe politica praticamente impercettibile, se si eccettua la quota frocia dei vari Grillini e Luxuria.

sheenafabio

lunedì 9 aprile 2007

A volte ritornano

iLa Costituzione Italiana dice:

È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.

Ora, scopro con viva sorpresa che qualcuno si è preso la briga di ricostituire il Partito Fascista Repubblicano.
Verrebbe da dire che i fascisti si preparano a ritornare, e non è la solita esagerazione o un dare del "fascisti" più o meno gratuitamente a gente tipo Fini o La Russa, che in effetti lo sono, ma vanno in giro a dire di non esserlo.
Sembra tutto in regola, e come dicono sul sito con caratterisitico orgoglio "è il medesimo Partito Fascista Repubblicano che nacque nel 1943, con Pavolini segretario provvisorio.".
Quindi nessuna variante o nome diverso, come fece astutamente a suo tempo il Msi.
Viene addirittura specificato che "Il Partito è stato regolarmente iscritto e registrato presso gli uffici competenti, quindi il fondatore ha l’esclusiva su nome e simbolo" come se qualcuno volesse fregargli il nome e farci magari una pagina abusiva su MySpace.
Mi risulta un po' difficile credere che questi fantomatici "uffici competenti" abbiano potuto registrare regolarmente un partito del genere, ma è comunque interessante dare un'occhiata al programma, che come prevedibile, si ispira ai classici e democratici ideali fascisti.
E come ogni partito, che si rispetti o meno, anche qui è possibile procedere al tesseramento mediante una semplice e sicura transazione di 40 euro da effettuarsi tramite PostePay.
Una garanzia di sicurezza e trasparenza, come tra l'altro dimostra la completezza di dati riportati nel sito.
Della serie, "chi c'è dietro?" (dietro di voi nostalgici fascisti che ambite a una tessera del defunto e rispolverato Partito Fascista Repubblicano, si intende).
Ecco qua:

Alberto Castagna (la resurrezione?)

Telefono : 329/7174433 (fateglielo un colpo di telefono, dai)
Email : a.castagna77@virgilio.it

Da segnalare che il buon Castagna ha militato nel sempre virile e coerente Movimento Fascismo e Libertà, famoso ai più per aver organizzato le prime ed ultime Olimpiadi del Grano nella mai troppo rimpianta città di Fiume.

Vi do queste informazioni, perchè ovviamente, possiate tutti iscrivervi in massa, al grido di un nuovo e rinnovato spirito autarchico e conquistatore.
Alberto Castagna e il suo conto PostePay hanno bisogno di tanti tesseramenti sinceramente fascisti.
Saluti romani a tutti.
sheenafabio

domenica 8 aprile 2007

Buona Pasqua

Succede che oggi sia Pasqua, e come ogni Pasqua, che si voglia o no, il Papa va in terrazza e dice la sua di fronte a centinaia di migliaia di fedeli e boy-scout giunti a Roma da tutto il mondo, alla faccia degli allarmi sul traffico lanciati da presunti telegiornali.
Ecco, oggi il Papa ha fatto il suo discorso, e più o meno contemporaneamente, nella stessa Roma, certa gentaglia manifestava contro la pena di morte.
Il papa se ne è un po' sbattuto e nel suo discorso non ha menzionato nè la manifestazione nè la pena di morte in sè, deludendo i manifestanti.
Beh, non me la sentirei di sentirmi deluso, visto che per la prima volta il Papa non ha citato i poveri Di.Co. o l'omosessualità tra le "ferite del mondo".
Si aspettano rettifiche da Bagnasco.
sheenafabio

venerdì 6 aprile 2007

Ipocrisie

Oggi Avvenire pubblica un articolo strappalacrime sulla tragica storia del ragazzo torinese sucidatosi perchè a scuola era deriso per la sua omosessualità.
Lo fa dopo che qualche giorno fa, il suo portavoce, guida spirituale, capo ecc. ecc. Bagnasco ha praticamente accostato omosessualità, pedofilia e incesto, in un gioco di logica ai più oscuro.
Suvvia, non è vero, non era un gioco.
Alla fine è tutta colpa dei giornalisti che non riportano bene le frasi di Bagnasco, di Ruini, del Papa e probabilmente anche di Dio, che in realtà è da secoli che dirama comunicati stampa giornalieri, ma il Corriere per dispetto pubblica uno speciale dopo l'altro su Vallettopoli.
sheenafabio

mercoledì 4 aprile 2007

Idea

Se n'è andato, ovviamente per modo di dire, sua eminenza Ruini, è arrivato Bagnasco, ma le cose non cambiano. Anzi, a guardarle con un occhio quasi pessimista, le cose sembrano addirittura peggiorare.
Perchè, dopo la non felicissima uscita bagnaschiana dell'altro giorno, ci pensa ora Betori, segretario della conferenza episcopale, a rinforzare la non mai troppo forte dose di innocue dichiarazioni che nulla hanno a che fare con l'ingerenza, no.
Stavolta tocca al testamento biologico.
Perchè la Cei, tutta insieme ovviamente, teme che "il testamento biologico possa aprire la strada all'eutanasia". Sono tutti preoccupati che "l'evoluzione del ddl sulla dichiarazione anticipata di trattamento possa aprire a una deriva eutanasica, che già si è verificata in altri paesi" e aggiungono anche al menu "il problema del rapporto medico-paziente e dell'autonomia del medico, minata appunto dalla non distinzione tra pratiche mediche e eutanasiche e cure del paziente".

Tiriamo il fiato, che non si capisce un cazzo, ma dal fiume di parole non ingerenti emerge un aspetto significativo: altri paesi hanno intrapreso una strada in totale libertà, senza condizionamenti. In Italia non si può, si ha da passare al vaglio del Vaticano.
E allora, se proprio non ce ne possiamo liberare, c'è almeno da pensare a qualche contromossa.
Ad ogni loro proposta, ribattiamo con una controproposta.
Tipo, chiunque voglia farsi prete dev'essere castrato per legge.
Così loro continueranno a non farsi i cazzi loro, ma almeno avremo la consolazione di farci i loro.
sheenafabio

domenica 1 aprile 2007

A parte gli scherzi, siamo al delirio

Monsignor Bagnasco, presidente della CEI: "Dopo i Dico, sì alla pedofilia?"

Ma dico io, capisco le centinaia di cause che vedono implicata la Chiesa (per mezzo di suoi più o meno umili esponenti) per pedofilia, ma non c'è un modo migliore per risolvere il problema?
sheenafabio