giovedì 17 gennaio 2008

Desiderio di solidarietà



Prodi è solidale con Mastella. Berlusconi - lui che ne ha passate tante - è solidale con Mastella, magari tenta pure di dargli qualche consiglio, ma ci tiene a sottolineare che la proprietà transitiva non vale. Tutta la destra è solidale con Mastella. Tutta la sinistra è solidale com Mastella, ma, senza contare i risolini sotto i baffi, lo è solo per non sfigurare. Il centro, più che altro per una questione di definizione storica, è solidale sia a destra che a sinistra. Quando si accorge che Mastella non si sa bene da che parte stia, si dimostra semplicemente solidale a Mastella. L’UDEUR, almeno per quanto riguarda i due o tre che non sono indagati, è solidale con Mastella. Gli altri, sono solidali tra di loro, anche perchè, di cognome fanno tutti Mastella. Mastella, Clemente di nome e di fatto, nel frattempo rassegna le dimissioni per dichiararsi solidale verso la moglie, che dal canto suo, riflette sul problema e non ha tempo di dichiarare la propria solidarietà nei confronti di qualcuno.
Si dice che Mastella sia in pericolo di vita per colpa della magistratura, si dice che la moglie di Mastella sia in pericolo di vita per colpa della magistratura, neanche fosse una novella Al Qaeda d’occidente. Lo spirito di solidarietà si ripartisce equamente verso Mastella, la moglie e chiunque non contraddica con parole o eloquenti espressioni del viso il sapiente concetto secondo cui tutta la democrazia sarebbe in pericolo di vita per colpa della magistratura. Il Papa, non ancora solidale con Mastella, si sente minacciato da quelle stesse istituzioni, che si sentono solidali verso di lui e verso il bellissimo discorso che “avrebbe sicuramente tenuto” in quel di Roma. L’Università di Udine è talmente solidale con il Papa che lo invita a tenere una lezione, tanto per far vedere quanto solidale bon ton giri dalle parti del Nord-Est.
La difesa del cattolicesimo, istituzionalizzata da Mastella e dai suoi solidali compagni, minacciata insieme al più vasto concetto di democrazia e in pericolo di vita per colpa della magistratura, che dal canto suo, si sente leggermente intimorita da certe manifestazioni di onanismo politico al solo pronunciarsi della frase “scientifica trappola della magistratura”.
Nonostante nessuno si senta in dovere di esprimere la propria sporca solidarietà verso la magistratura, mi sembra che queste pesanti badilate di solidarietà assomiglino tanto ad un temibile senso di colpevolezza represso, nascosto e sotterrato al pubblico in nome di una carica.

sheenafabio

1 Comments:

Blogger Dargor17 said...

Quanta solidarietà, eh? Si vede che hanno fatto troppo catechismo da ragazzi

9:50 AM  

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