mercoledì 6 giugno 2007

Pozzetto, Renato

L'informazione in genere in questi giorni è pietosa, quasi più del solito.

C'è il caso Visco, con il divo di turno, Roberto Speciale, che all'ambiguo guido di "Sono stato violentato" e con un gesto ultra-eroico, rifiuta la nomina alla Corte dei Conti e va in pensione con un anno di anticipo. Ce ne vorrebbero di eroi come lui.
É la centoquattordicesima crisi di governo per il centro-sinistra.

C'è il nostro ex-premier, Silvio Berlusconi, che per la novantaquattresima volta negli ultimi quattro giorni chiede le elezioni anticipate.
Stavolta invita il popolo, il suo popolo, allo sciopero fiscale.
Come se già non lo facesse.
Telefona in diretta a Ballarò e cerca di rettificare, di giustificarsi, che lui allo sciopero fiscale non ci pensa nemmeno, che in una democrazia queste cose non si fanno.
Non ha tutti i torni. É infatti impossibile che gli elettori di Forza Italia pensino ad uno sciopero fiscale. Al massimo possono pensare di sospenderlo.

Poi c'è Bush, che insieme a Putin, forma una coppia a dir poco irresistibile.
George ha ripreso con le sue fantasticherie da Star Trek, con il suo scudo spaziale il cui progetto gli è stato confidado segretamente -si dice- direttamente dal tenente Spock.
É andato a chiedere a Polonia e Repubblica Ceca, con un'aria alquanto familiare, se fossero disponibili ad utilizzare suolo e soldi per ospitare basi militari e appunto questo avveniristico scudo .
Al che è entrato in scena Vladimir che ha detto: "lo scudo spaziale te lo scordi. io ti punto i missili contro l'Europa.".
La Nato gli ha replicato: "Oh, ma sei pazzo, che dici, non glieli puoi puntare i missili all'Europa!".
George ha aggiunto: "Lo scudo è una difesa. Russia e Cina deragliano dalla democrazia".
Orgoglioso della sua metafora, si è immaginato macchinista del grande e simpatico trenino della democrazia, e ha tranquillizzato tutti.
Lo scudo spaziale degli Stati Uniti sarà solo difensivo e i missili saranno lanciati solo contro quei Paesi che non si riveleranno abbastanza amici.
Certo, il problema adesso è riuscire a dimostrare di essere amici suoi.

A tener banco è poi Corona, che uscito dal carcere, non fa altro che usare parole come "talebano", "regime", "democrazia", "libertà" e si erge a paladino dei detenuti di San Vittore e di tutti i carceri italiani.
Dopo Paris Hilton, ovviamente.

E poi Kakà, che risolve tutte le grane del Partito Democratico, candidandosi ufficilamente a leader, sponda Margherita: "La Bibbia insegna che il vero amore si raggiunge solo con le nozze, con lo scambio di sangue, quello che la donna perde con la verginità. Infatti, per noi, la prima notte è stata bellissima".
Non è romantico?

E infine, per concludere degnamente, la notizia che più si aspettava.
Pare che Luna Rossa abbia perso.
Definitivamente.
Era ora.
Finalmente la smetteremo di fingergi appassionati di uno sport tra virgolette e sapienti conoscitori di parole come "bolina" e "pozzetto", che tornerà a essere solo il cognome dell'indimenticabile Renato.
sheenafabio