mercoledì 27 dicembre 2006

Buon Natale

Dopo giorni di sciopero dei giornalisti e feste natalizie i telegiornali sono tornati a imperare.
Mentre negli U.S.A. definivano la condanna a morte di Saddam Hussein come una "pietra miliare" per il nuovo corso del liberissimo Iraq dove ogni giorno i morti sono centinaia ogni giorno e i marines morti hanno superato le vittime dell'11 settembre, il Tg5, secondo telegiornale nazionale, ci deliziava con le immancabili avventure sotto l'albero dei nostri concittadini.
Mentre in Nigeria, per rubare del petrolio a chi già lo ruba a uno stato intero, morivano quasi 300 persone, il Tg1, questo è il primo telegiornale nazionale, ci illuminava con una non troppo rapida dettagliata contabilità delle spese per il cenone di capodanno dei nostri concittadini.
Mentre in Somalia è guerra, e non la guerra come quella tra i film di Natale, Studio Aperto decantava le gesta di qualche buontempone bergamasco che cerca gloria liberando, a suo dire, i Babbi Natale appesi ai terrazzi di sorridenti villette a schiera.
Mentre 2 anni fa circa 300.000 persone dell’Indonesia, dello Sri Lanka, dell’India, della Thailandia, della Birmania, del Bangladesh, delle Maldive, della Somalia e del Kenya non avevano nulla da festeggiare, i telegiornali tutti insieme, come oggi, recitavano e imponevano religiosamente il menu della classica quanto assurda abbuffata di fine anno, come se ci fosse una qualche spaventosa carestia in vista, per noi.
sheenafabio


“I consumi sotto Natale quest’anno sono in crescita”
“Natale, crescono le spese per i regali Hi-tech
“A Natale regalati la pay-tv a 11 euro al mese !”
“Christmas is now ! E parli a zero, babbo.”
“Secondo la FIPE ci saranno meno ristoranti aperti”
“Più di cinque milioni di italiani festeggeranno il Natale al ristorante”
“Gli italiani spenderanno 750 euro a testa per il cenone in casa”
“10 milioni di automobilisti si metteranno in viaggio”