giovedì 30 novembre 2006

Sull'eutanasia

1) Sembra che il 50% dei cattolici non sia cattolico. Adoro questi sondaggi.

2) Eutanasia, così il medico non cura ma uccide.
Tale Gianfranco Morra e Libero (tutto un programma eh) sembrano aver trovato la frase dell'anno:

"Non importa che la sua lacerante tragedia (Piergiorgio Welbi) venga strumentalizzata da alcune forze politiche per imporre, sulle ali della emotività, la legalizzazione dell'eutanasia. Sono gruppi politici che si battono per la droga libera e i matrimoni tra omosessuali, e senza sentirne la contraddizione rifiutano la pena di morte anche per i più efferati colpevoli ("Nessuno tocchi Caino"), e vogliono l'eutanasia facile, estesa dai malati terminali ai bambini down e ai vecchi non più autosufficienti."

Il simpatico Morra - non so chi è ma vorrei tanto incontrarlo - vede una personalissima e aperta contraddizione tra "si all'eutanasia" e "no alla pena di morte".
Ora, se le parole hanno ancora un significato, necessariamente, per il Morra, una di queste due posizioni è accettabile e l'altra no. Cita "gruppi politici che si battono per la droga libera e i matrimoni tra omosessuali" e ne prende largamente le distanze, principalmente scrivendo su Libero, ma anche con quel "rifiutano la pena di morte anche per i più efferati colpevoli".
Quindi verrebbe da pensare che sia a favore dell'eutanasia. Ma in questo caso cadrebbe il già in bilico senso del suo articolo, se così, con un gesto di folle carità, vogliam chiamarlo.

Probabilmente Gianfranco Morra è semplicemente un coglione.
sheenafabio

domenica 26 novembre 2006

Che bel Panorama

Si parlava qui della "super inchiesta shock" di Panorama. Quella infarcita di una serie impressionante di bassi luoghi comuni sulla violenza nei videogiochi, per intenderci.

Ecco, ora si scopre che questa settimana la rivista portavoce del perbenismo all'italiana offre la possibilità di acquistare il film “The Fast & The Furious 3: Tokyo Drift”.
Mi verrebbe da pensare che in qualche neo-patentato che guardasse il film potrebbe nascere la malsana idea di mettersi al volante della propria Fiat Tipo e sfrecciasse tra la nebbia della Val Padana nel tentativo di emulare i propri idoli cinematografici che in quel di Tokyo se la spassano ad organizzare gare clandestine nel bel mezzo della città.
sheenafabio

martedì 21 novembre 2006

Varie ed eventuali

Ho sentito, con le mie orecchie, proprietari di ristorante lamentarsi del fatto che la nuova finanziaria li costringerà a fare gli scontrini.

E non passa giorno che il mio anticlericalismo non cresca.

I cattolici della Rete contro Banfi
: "Oscurate la fiction omosessuale"

[Resta per fortuna il fatto che la fiction in questione, "Il Padre delle Spose", è andata in onda in prima serata, su Rai1. Alla faccia dei "chissà cosa potranno pensare i bambini"]

Pure contro Banfi. Ecchecchezz!
sheenafabio

giovedì 16 novembre 2006

Ipocrisie #2

In Giappone è uscito un videogioco, "Rule Of Rose", che ha fatto ritornare di moda le astute polemiche sui videogiochi violenti, che i benpensanti di mezzo mondo (ma noi restiamo in Italia) ritengono essere la principale causa scatenante della violenza che c'è nel mondo. Non proprio così, ma quasi.
Nel gioco ci si imbatterà in alcune scene che la censura ha catalogato come impresentabili.
In poche parole il gioco tratta di una bambina sperduta in un orfanotrofio degli orrori, che deve vedersela con altri coetanei che le fanno di tutto di più come la Rai (ma loro ci riescono bene).
La seppelliscono viva, la costringono a violenze fisiche e psicologiche di ogni tipo, e hanno al loro servizio addirittura un bel po' di adulti, totalmente sottomessi alla loro autorità.
Panorama, che è solito portavoce dei bei pensieri, ne ha dedicato un grosso articolo in primo piano e una fior fior di copertina, addirittura.
Nell'articolo, si (s)parla di Rule Of Rose, ma anche di altri titoli, pieni pieni di violenza, sadismo bla bla bla, quali Grand Theft Auto 3, Narc (sui poliziotti corrotti), Postal 2 (si uccide e si picchia senza motivo), Canis Canem Edit (bulli e nerd).
Titoli che, tutti, han venduto, vendono e venderanno milioni di copie in tutto il mondo.
E mi sembra francamente stupido e ipocrita pensare che siano questi giochi ad influenzare il comportamento della gente, dei bambini. Piuttosto sono i videogiochi a rispecchiare, forse con un po' di esasperazione, la realtà, nelle sue peggiori sfaccettature.
Perchè la gente, i clienti, i giocatori, credo conosca quella non troppo sottile linea che separa la finzione dalla vita vera.
E una volta spenta la playstation ti accorgi che la vita vera è molto più bella di Rule of Rose.

Iraq, soldato Usa ammette stupro irachena e omicidio.
Iraq, torturati e uccisi alcuni degli ostaggi catturati martedì
Un morto in Cisgiordania, raid nella Stricia di Gaza
Internet Explorer 7 ora disponibile anche in italiano

Panorama, l'Associazione Genitori (oddio) e Mastella farebbero bene ad occuparsi anche di queste cose.
sheenafabio

sabato 11 novembre 2006

Notizia che sembra finta e invece è vera

OLMERT: BEIT HANUN? E' STATO UN 'ERRORE TECNICO'
Colpire degli innocenti, ha aggiunto il premier israeliano, 'non e' la nostra politica'.

E si commenta da sola.
sheenafabio

giovedì 9 novembre 2006

Ipocrisie

É con un certo stupore che noto quell'opinione abbastanza diffusa sulla condanna a morte di Saddam Hussein. Opinione diffusa anche tra persone apparentemente intelligenti e preparate, ovviamente. Beh, fa più o meno così: "è appurato che in Iraq ogni giorno muoiono decine di persone e nessuno muove un dito quindi è ipocrita ora cercare di salvare Saddam soltanto perchè è famoso". E famoso non nel senso che è famoso, ma ecco ci siamo capiti, dai. Non lo troveremo all'Isola dei Famosi tra qualche anno, ecco, questo intendevo. Sempre che sia vivo. E poi non ne sarei nemmeno così tanto convinto. Ma è comunque un altro discorso.

Perchè poi si dice che Prodi, Chirac e compagni europei che si sono 'mobilitati' esponendo prontamente il proprio disappunto nei confronti della condanna a morte di Saddam, siano ipocriti perchè non dicono mai niente contro le numerose condanne a morte che ogni giorno vengono eseguite.

Cos'è, c'è scritto da qualche parte che se salviamo Saddam rinunciamo a salvare tutti gli altri condannati a morte? Dobbiamo lasciare impiccare i famosi, perchè sarebbe ipocrita salvarli?
Da oggi, c'è una classifica dei condannati a morte. Quelli che bisogna salvare prima, quelli che bisogna salvare dopo, quelli che non bisogna salvare.
Da oggi, non bisogna più salvare nessuno dalla condanna a morte. Come si fa a salvare gli iracheni quando in Texas vengono giustiziate decine di persone ogni mese? Per non parlare dei condannati cinesi. Siamo tutti degli ipocriti di merda.
Mandiamo Saddam all'isola dei famosi e facciamola finita. Credo sia una bella condanna anche questa.
sheenafabio

domenica 5 novembre 2006

"Sono cristiano, ma"

Ho letto su uno di quei quotidiani gratuiti, "Il Padova" per la precisione (che costa 50 centesimi ma è gratuito, mah), questa lettera di un certo Bruno:

"Sono cristiano, ma vorrei proporre per almeno 5 anni la pena di morte o quella della castrazione, non chimica, reale e poi vediamo se scendono gli stupri o gli omicidi!
Bruno"

Beh, senza star qui a discorrere se è giusto o no dare a Bruno l'ambito titolo di caso umano, vorrei rispondere.
Caro Bruno, innanzitutto non vergognarti mai delle tue idee. Quel "sono cristiano, ma" rivela una tua palese insicurezza in fatto di fede. Mi sono informato, e tu non stare ad ascoltare quel pacifista no global di Gesù Cristo. "L'insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte".
Percui, dai, la prossima volta che vuoi esporre la tua personale idea di giustizia, sostituisci pure quel quasi blasfemo 'ma' con 'quindi' decisamente intriso di pura fede cristiana.
E poi tranquillo, solo per 5 anni...non sarà mica una cosa così grave!
sheenafabio